L'approfondimento inizia con la lettura dell'introduzione al saggio di Daniela Bredi Storia della cultura indo-musulmana, pubblicato da Carocci editore, che permette di contestualizzare geograficamente ciò che si intende per area culturale indiana , ovvero un territorio che comprende anche gli attuali Pakistan e Bangladesh. L'estratto consente inoltre di comprendere come religione musulmana e società indiana siano profondamente connesse, un tema che sarà ripreso nel prosieguo del kit nell'affrontare il tema del sufismo in India.

 

Attualmente vivono in Asia meridionale più di venticinque milioni di musulmani, suddivisi in tre stati: Pakistan e Bangladesh, in cui sono la stragrande maggioranza, e India, dove costituiscono la minoranza più numerosa. Ciò significa che la popolazione musulmana dell’Asia meridionale forma più di un quarto di quella mondiale. Eppure l’Islam indiano è considerato marginale, perché nell’opinione comune l’Islam viene identificato con i paesi arabi, o tutt’al più con quelli mediorientali. Tuttavia, la vitalità e l’originalità di cui l’Islam indiano ha dato prova nel corso della storia, unita ai problemi politici che scaturiscono da una così consistente presenza musulmana in quest’area, ne rende opportuna una conoscenza che non si limiti a prendere atto della sua esistenza.

 

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