Filone di Alessandria scrisse in greco un intero trattato Sui sogni con lo scopo di commentare i sogni del libro della Genesi, secondo l’ordine con cui appaiono nella Scrittura. Servendosi del metodo ermeneutico dell’allegoria, il filosofo alessandrino rilesse la Torah alla luce di idee platoniche e stoiche. Il tema è stato affrontato da Giuseppe Lozza nel saggio Il sogno secondo Filone di Alessandria, pubblicato nel volume Sogno e surreale nella letteratura e nelle arti ebraiche a cura di Erica Baricci.
Filone non è un Onomacrito, un Apollonio di Tiana, non è un interprete di sogni in possesso di una vera e propria tecnica ad hoc. È piuttosto un attentissimo lettore della Bibbia, un conoscitore della tradizione ebraica e insieme della cultura classica. Di tutti questi elementi, in sé eterogenei, egli si è servito per costruire un sistema ermeneutico coerente, giustificato dall’intento fondamentale di giovare all’edificazione dei suoi lettori...
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