Il sogno di Giacobbe di una scala la cui cima arriva fino al cielo (Genesi 28,10-22) ha dato origine a diverse elaborazioni ermeneutiche successive al racconto biblico in ambito ebraico e cristiano, come mostra il saggio di Enrico Meroni di seguito proposto e pubblicato sulla rivista “Azioni parallele”:
Al ciclo dei racconti patriarcali appartiene anche la storia di Giacobbe, figlio di Isacco, narrata nel libro della Genesi: chiaramente spartita in tre sequenze, essa si incentra sulla disputa per la primogenitura in competizione col fratello gemello Esaù, sull’allontanamento dalla casa paterna e il rifugio presso Labano, fratello della madre Rebecca e, infine, sulla riconciliazione tra i due fratelli; il transito narrativo da un quadro all’altro della storia è marcato da un incontro teofanico con Jhwh: dapprima lo ἱερὸς λόγος del somnium del protagonista (28, 10-22), quindi la lotta con l’angelo/Dio (32, 23-33).Durante una sosta notturna lungo il percorso da Beèr-Shèba a Ḥarràn, Giacobbe s’addormenta e sogna:
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Le differenti correnti interpretative sull’immagine contenuta in questo sogno biblico hanno a loro volta influenzato il materiale iconografico sviluppatosi nel periodo tardoantico e poi medievale. Davide Bianchi traccia un percorso interessante tra arte ebraica e cristiana, esaminando il sogno della scala da Giacobbe sino alle miniature dell’opera dottrinale Scala Paradisi di Giovanni Climaco, monaco e santo bizantino (575-650).
Paradigmatico è l’incontro tra YHWH e il patriarca Giacobbe in Gen. 28:12 avvenuto con uno speciale medium comunicativo rappresentato da un messaggio onirico, secondo il genere letterario dell’“oracolo di salvezza”. Il racconto della visione del patriarca è nota: in fuga dal fratello Esau, Giacobbe si fermò in un luogo – chiamato Bethel – dove, addormentato, sognò una scala che saliva al cielo e sopra la quale salivano e scendevano degli angeli. La realizzazione figurativa di questa scena ha ispirato numerose generazioni di artisti. Nel presente contributo vengono proposte le acquisizioni preliminari sul materiale iconografico di un’indagine ancora in corso.