Benedetta Guerzoni, nell'articolo Il "nemico armeno" nell'impero ottomano: le immagini pubblicato su storicamente.org, ha analizzato attraverso le immagini dell'epoca in cui si svolsero i fatti la costruzione ideologica della rappresentazione negativa degli armeni operata dall'élite politica turca.

 

Si può parlare di immagini del corpo del nemico nel caso del genocidio armeno (1915-16), quando le fotografie di atrocità sono scattate per denunciare ciò che sta succedendo? Le foto sono scattate in modo clandestino e non avranno circolazione. Solo in seguito verranno recuperate. Le foto del corpo del nemico armeno nell'impero ottomano sono piuttosto quelle di propaganda politica del regime dei Giovani Turchi; fotografie di nemici politici, prima di tutto, non di un'etnia da sterminare. Si tratta quindi di uno strumento di lotta strettamente politica, si potrebbe dire 'partitica', nella misura in cui il movimento dei Giovani Turchi, per mantenere il potere durante il suo arco di vita alla luce del sole (1908-1918), si contrappone a tutti gli altri movimenti e partiti che ne mettono a repentaglio la legittimità. Da qui nascono le fotografie della repressione politica in atto nell'impero ottomano a partire soprattutto dal tentativo di controrivoluzione del 1909: i corpi impiccati dei condannati per tradimento.

 

Scopri la storia della costruzione del “nemico armeno” nell’articolo di Benedetta Guerzoni...

 

Per proseguire l'approfondimenti si invita inoltre a seguire la mostra dedicata ad Armin T. Wegner dall’Università di Bologna nel 2015, in occasione del centenario del genocidio, su archiviostorico.unibo.it. Vai alla mostra...

(una volta aperta la pagina, fai clic sul link “per approfondimenti" per scaricare il documento relativo alla mostra)

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