La rivista «Kervan. International Journal of Afro-Asiatic Studies», sul numero 6 edito nel 2007 pubblicò tra i contributi un articolo di Luca Ozzano intitolato Hindutva: la destra nazional-religiosa indù dalle origini alla conquista del potere», utile per conoscere la storia del movimento dell'hindutva

 

Per comprendere la destra religiosa indù è innanzitutto necessario dimenticare ogni riferimento alla specificità storica delle tradizioni religiose monoteistiche. Infatti, essa presenta caratteristiche del tutto specifiche, strettamente connesse alla tradizione culturale indiana, che ha nell’inclusività una sua caratteristica peculiare. Nel contesto indù, ad esempio, il ‘rifiuto dell’altro’ (tipico dei movimenti fondamentalisti di altre religioni) si è manifestato tardivamente e soltanto verso quelle fedi religiose apertamente inclinate verso il proselitismo e che non appartenevano alla tradizione indiana. Religioni come buddhismo, jainismo e sikhismo, generalmente considerate come rami dello stesso induismo, sono infatti accettate anche da i militanti nazional-religiosi. Il conflitto si è invece manifestato, a partire dalla fine dell’Ottocento, solo per quanto riguarda islam e cristianesimo [Jaffrelot 1996, 2-5; Van Der Veer 1994, 658].

 

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