Segui le tracce della presenza armena in Italia leggendo l'articolo Gli Armeni in Italia, ed in particolare in Toscana, nel Medioevo ed oltre di Alessandro Orengo, pubblicato sulla rivista «Mélanges de l’ Ècole Française de Rome».
Durante il medioevo è documentata una presenza armena in Italia, ed in particolare in Toscana: si tratta soprattutto di ecclesiastici, di solito monaci appartenenti all’ordine basiliano, che si stabiliscono in una serie di località considerate strategiche per i pellegrini diretti a Roma. Questo è il caso di alcune chiese e monasteri, come quelli siti in Firenze, di cui parlano fonti di archivio e letterarie risalenti ai secoli XIV-XVI, o quelli di Pisa, in cui, durante il XIV secolo, furono copiati almeno tre manoscritti armeni. Ma analoghe istituzioni sono note anche in altre città della Toscana, come Lucca e Siena. Ad ogni modo, se la presenza armena nella regione durante i secoli XIV-XVI sembra riguardare essenzialmente degli ecclesiastici, un po’ più tardi fanno la loro comparsa anche i mercanti, sia che si tratti di viaggiatori che ci hanno lasciato, nei loro resoconti, notizie su città della Toscana, sia che si tratti di persone che decidono di stabilirsi, a fini commerciali, nella regione, soprattutto a Livorno, dopo che quest’ultima è stata dichiarata porto franco, alla fine del XVI secolo. Nei due secoli successivi questa città divenne sede di un’attiva colonia armena, in cui furono copiati manoscritti armeni, stampati libri armeni e praticato intensamente il commercio.