Alexander Berzin, noto esperto internazionale di buddhismo, nel corso di un seminario svoltosi a Jaegendorf nel 1996 affronta il tema della rinascita nel contesto buddhista tibetano e aiuta a comprendere meglio quale sia il punto di vista dei monaci buddhisti tibetani nel concepire la realtà dei tulku. Approfondisce quindi gli argomenti che lo stesso Tenzin Gyatso, il XIV Dalai Lama, ha affrontato nella sua dichiarazione, proposta nel passaggio precedente.
All'interno della lezione di Berzin sono inoltre presenti alcuni video di lama tibetani che tramite i loro interventi esaminano il tema e ne chiariscono i confini.
E' piuttosto interessante osservare che questo sistema di lama (bla-ma, grande maestro), in grado di indirizzare le loro rinascite si trova non solo nel Buddhismo, e in particolare nella forma tibetana del Buddhismo, ma anche nel Bon che è la religione originaria del Tibet. E con mio grande stupore, viaggiando attraverso il Kazakistan, una delle repubbliche centrali dell'Asia non troppo distante dal Tibet, ho trovato nel Sufismo, una forma dell'Islam, un sistema simile di insegnanti reincarnati.Questo sistema che consiste nel dirigere le proprie rinascite, è strettamente connesso alla pratica buddhista e nello specifico alla pratica del tantra. Non lo si trova solo in Tibet ma in tutte le regioni nelle quali è praticato il Buddhismo tibetano. E' presente in tutte le regioni himalayane ed in tutte le aree abitate dai Mongoli. E' proprio grazie ai Mongoli che i Sufi l'hanno adottato in Kazakistan. Ed il modo in cui viene praticato nel sistema Bon è molto simile a quello dei buddhisti. Si sta quindi parlando di una vasta area culturale all'interno della quale si sviluppò il sistema dei lama reincarnati. Questi lama reincarnati sono in genere considerati i più grandi insegnanti dell'area e solitamente hanno un monastero sotto il proprio controllo. Sono i lama che stanno al vertice; il principale insegnante del monastero.
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